Se sei un farmacista in cerca di occupazione, in Gran Bretagna potresti trovare il tuo “posto al sole”, malgrado la proverbiale uggiosità inglese. Il paese d’oltremanica, infatti, offre numerose opportunità di lavoro in questo campo.
Il settore farmaceutico inglese è sensibilmente diverso da quello italiano, un farmacista può lavorare non soltanto nelle piccole farmacie private, ma anche nella sanità pubblica, soprattutto negli ospedali, o anche nelle grandi catene come Boots, Superdrugs, Tesco, ASDA, Sainsbury’s e Morrisons. Le opportunità certamente non mancano.
Chiunque voglia lavorare come farmacista in Gran Bretagna, sia egli inglese o straniero, deve essere iscritto al General Pharmaceutical Council (GPhC), che è l’ente nazionale competente per i farmacisti e i tecnici di farmacia in tutto il paese.
Le regole per l’accesso alla professione farmaceutica e l’iscrizione all’ordine variano a seconda che si tratti di candidati inglesi, provenienti da paesi comunitari o extracomunitari, abilitati o meno allo svolgimento della professione nel proprio paese di origine. In genere, l’abilitazione alla professione conseguita in Italia risulta sufficiente per fare domanda di iscrizione all’ordine inglese.
I requisiti per potersi iscrivere come farmacista sono:
- essere cittadino di uno Stato facente parte dello Spazio Economico Europeo (EEA in inglese);
- aver completato un corso di studi in farmacia e avere quindi conseguito il titolo abilitativo a lavorare come farmacista nel proprio paese;
- essere registrato (o averne i requisiti) presso un’associazione professionale nel proprio paese.
Sul sito ufficiale del GPhC è possibile consultare la guida specifica a disposizione per i cittadini non britannici ma europei che intendano iscriversi all’ente (EEA qualified pharmacist information pack).
I documenti da presentare, richiesti ai candidati italiani sono:
- certificato di laurea
- certificato di abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista
- certificato del Casellario Giudiziale
- copia autenticata del passaporto o del documento di identità (nel caso di quest’ultimo deve essere “valido per l’espatrio”)
- certificato di nascita
L’ente inglese consiglia esplicitamente di non inviare i documenti originali, bensì le copie certificate.
Le traduzioni
Tutti i documenti menzionati vanno ovviamente tradotti in inglese. E giungiamo così al punto che più ci interessa, le traduzioni. La guida che abbiamo linkato sopra, cita testualmente:
Any document that is not provided in the English language MUST be accompanied by a translation as follows: - The translation must be completed by an authorised translator; - It must be a literal translation, not an interpretation of the original document; - All certifications and ink stamps on the original document must also be translated; - The translator must put their business stamp on each document translated and sign and date the statement this is a true and accurate translation” and attach the translation to the original language document or provide a list of the documents translated.
Questo è esattamente quello che facciamo con le nostre traduzioni. Realizziamo delle traduzioni certificate in maniera ufficiale, delle traduzioni fedeli e perfettamente corrispondenti al testo originale, che ne riportano ed esplicitano tutti i timbri e le firme presenti, riproducendone esattamente il formato e la struttura grafica. Ogni singolo foglio riporta la firma e il timbro del traduttore e ogni documento tradotto viene infine corredato dal “Certificato di accuratezza della traduzione”, in cui si certifica che è una “true and accurate translation”, ossia una traduzione fedele e accurata.
Suggeriamo la lettura di questo articolo pubblicato sul blog di un farmacista che ha intrapreso questo percorso già qualche anno fa, che sebbene sia un po’ datato (del 2010) aggiunge importanti dettagli sulla procedura di iscrizione al GPhC.
Se desiderate una consulenza in merito alla traduzione dei vostri documenti contattateci telefonicamente al numero 091-6516240 o tramite e-mail. Riceverete assistenza tempestivamente.
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